Il crescente volume di dati planetari raccolti dai satelliti spaziali fornisce informazioni senza precedenti sulle superfici e le atmosfere dei corpi celesti. Tuttavia, la gestione efficace di questi dati, soprattutto in contesti interdisciplinari, richiede soluzioni che ne facilitino l'accessibilità, l'interoperabilità e la riusabilità. L'adozione dei principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable) e l'adesione alle linee guida dell'IVOA (International Virtual Observatory Alliance) sono cruciali per armonizzare i dati scientifici e garantire che possano essere sfruttati al massimo del loro potenziale.
In questo contesto, la cartografia geologica planetaria gioca un ruolo chiave nella comprensione delle superfici planetarie, analizzando le variazioni composizionali, strutturali e morfologiche. Tuttavia, la mancanza di standardizzazione nei formati e nelle pratiche di creazione ostacola la collaborazione tra i ricercatori. Al contempo, l'innovazione tecnologica ha trasformato profondamente questo campo.
Le tecniche digitali avanzate e l'uso crescente dell'intelligenza artificiale (IA) hanno automatizzato molti processi tradizionali, rendendo la mappatura più accurata, rapida e accessibile. Questa sessione mira a mettere in risalto la necessità di stabilire standard condivisi per la gestione dei dati planetari, con particolare attenzione a quanto riguarda la produzione e l'uso delle carte geologiche planetarie.
A tal fine, la sessione si propone di accogliere i contributi scientifici più recenti sull'integrazione di nuove tecnologie, come l'IA e i modelli digitali del terreno, nella cartografia geologica planetaria, e sull'impatto di queste innovazioni nel miglioramento della precisione e dell'efficienza dei processi di mappatura.